lunedì 23 giugno 2008

Liberazione







Sto riprovando delle sensazioni che non provavo da tempo, mi sembra di avere diciotto anni, quando sentivo il mondo e la vita dinanzi a .Cammino sempre con i finestrini dell' auto tutti aperti, per far entrare aria nuova nei polmoni e nel mio cuore, e anche per arruffare i capelli.Voglio aprire le mie stanze, hanno rubato quasi tutto, è rimasto poco. Ho voglia di sistemare tutto, tinteggiare le pareti che il tempo e le vaghe speranze avevano intorpidito.Vorrei che il sole che brilla tra le foglie dei limoni, mi facia socchiudere gli occhi ancora, mentre mi stordiscono le cicale.Vorrei il sole caldo dei pomeriggi di agosto degli anni ottanta.Sorò ospitale nella mia casa, saprò ascoltare chi come me parla lingue diverse, e ascolta voci che altri orecchi non sentono.
Le mie ultime viste:
Sopra Parco degli Astroni, miracolosamente salvato dal cemento dei ristoranti di Agnano.





Dipinto del artista contemporaneo Claudio Diana, nato a Casal di Principe, lo sfondo della tela è sfumato forse i paesaggi non hanno importanza per lui rispetto alle vicende umane, è da notare poi una Madonna con due bambini, uno è il figlio mentre l'altro è forse uno di noi.

5 commenti:

fede ha detto...

Bello! Vorrei anch'io avere la stessa forza ,vorrei anch'io rendere leggero il peso dei ricordi e riprendermi tutto cio' che mi è stato tolto ,anche per mia colpa .. e ricominciare a sorridere ,senza preoccuparmi di qualcuno che ho sfiorato e che continuo a cercare con i miei pensieri ed il mio cuore.E nn ritrovarmi come ieri a raccogliere conchiglie per poi fra tutte sceglierne una ,la piu bella da nascondere, nella speranza di regalarla un giorno a chi se ne è andato.
Cio' che scrivi è balsamo per l'anima ,da' refrigerio e speranza ,forse un giorno ,anche a me qualcuno insegnera' come fare a riprendermi me stessa .

La Madonnina è bellissima e secondo me ,tiene tra le braccia due angeli,ne ascolta i sussurri e le parole velate e lei benevola,li accarezza per favorirne le confidenze.

Un ragazzo del Sud ha detto...

Come dice un Cantautore la storia non si ferma davanti ad un portone. Le vite sono come fiumi in piena dove l'acqua è il tempo, non si può rimanere senpre attaccati ad un ramo della riva. Bisogna avere tanto coraggio di lasciarsi andare nei flutti, ove ci sarà acqua pulita dei ghiacciai, ed acqua torbida degli stagni.E poi si impara a nuotare, discernendo le correnti giuste, con gioia di vivere.

Grazie dei commenti Fede

fede ha detto...

:)
ho insegnato nuoto per tanto tempo,parli dell'acqua che è il mio secondo elemento...di acqua limpida come quella di un mare di ottobre e di quella fangosa e torbida di uno stagno di campagna. E' che di coraggio ce ne vuole tanto per lasciare quel ramo della riva ,che seppur eroso dal tempo e sbiancato dal sole ,è nodoso ed offre sostegno e riparo .Camminando sulla riva , puoi vedere migliaia di conchiglie trascinate in secca dai giochi delle onde ,capita di vederne di grandi che ne contengono di piccine.Talvolta le anime sono come quelle conchiglie ,alcune piccine si infilano in quelle piu' grandi e vi restano al sicuro , cercano spazio ,si sistemano ,si incastrano , cercano di lasciare la propria impronta e nn vogliono andar via ,che quel posto è cosi' bello e protettivo.Io sto un po' cosi',ho lasciato la mia anima in una conchiglia piu' grande e aspetto un'onda piu' forte che venga a cacciarla via

fede ha detto...

ops...dimenticavo
prego ,ragazzo del sud

Serena ha detto...

Ma che spettacolo questo post e che bello il tuo blog...poi ho visto che sei di Caserta! Vivo a Piacenza da ottobre ma sono anche io di Caserta e mi ha fatto piacere leggere il tuo commento nel mio blog...passerò a trovarti spesso, spero farai altrettanto!! Ti aspetto!!